Acquista in offerta 6 bottiglie di Falerno del Massico 4 Assi Bianco Dop
Come il suo fratello Rosso, questo Falerno rappresenta l’ambiaizone “In Bianco” dei 4 Produttori. Dalle prime versioni ove l’alcolicitĂ rimane prevalente, la produzione attuale e riuscita a spingere molto di piĂą l’aciditĂ per ottenere una freschezza ed una bevibilitĂ adeguate al comunque importante tenore alcolico. Il colore dorato in invecchiamento ne esalta la brillantezza.
Il Falerno del Massico è un vino prodotto alle pendici del Monte Massico, in provincia di Caserta, in un territorio che fin dal tempo degli antichi Romani dedicarono alla coltivazione della vite.
Quel Falerno di cui si parla diffusamente nei testi di Tito Livio, Plinio, Strabone, Marziale, come vino ricercatissimo e costosissimo nella Roma Imperiale. Tuttavia, nonostante la sua straordinaria fama nei tempi antichi, con la decadenza dell’Impero romano e la sua successiva caduta, si persero le tracce di questo mitico vino. La riscoperta della zona di produzione dell’area del Monte Massico, cominciò nel corso dell’800, ma solo negli ultimi 40 anni alcuni produttori del territorio hanno deciso di recuperare la grande tradizione riproponendo un vino che potesse richiamare alla memoria il famoso nettare dei tempi degli Antichi Romani. Nasce così la riscoperta di un grande terroir e di un vino che oggi si pone a pieno diritto tra le migliori eccellenze dell’enologia campana.
Il territorio su cui si sviluppa la denominazione è coincidente con l’Ager Falernus raccontato nei libri: Cellole, Sessa Aurunca, Carinola, Falciano del Massico, Mondragone. Cinque comuni alle pendici del Monte Massico, un’area delimitata a nord dal vulcano spento di Roccamonfina, ad ovest dal litorale domizio che collega Gaeta e Sinuessa (l’attuale Mondragone), e a sud dalla fertile piana di Terra di Lavoro.
Nome del vino: Falerno del Massico Bianco DOP
Vitigni: falanghina
Siti di impianto: Comune di carinola loc. Ventaroli (CE)
Suolo: argilloso / tufaceo
Altitudine: 200 – 250 s.l.m.
Forma di allevamento: guyot /cordone speronato
EtĂ del vigneto: 8 anni
n° ceppi / ha: 5600
Sesto di impianto: 2,5 * 0,80 m
Produzione ad ettaro: 50 -70 q/ha
Resa in vino: 65 / 70%
Agronomia
Lavorazione sulla fila: inerbimento spontaneo e trinciatura
Lavorazione sottofila: diserbo meccanico
Selezione tralci produttivi: spollonatura/scacchiatura manuale
Diradamento grappoli: all’invaiatura con sfogliatura
Potatura: manuale
Difesa biologica: lotta biologica
Vendemmia
Epoca: prima decade di settembre
selezione grappoli: su pianta
Raccolta: manuale in cassette da 18 kg
Vinificazione
diraspapigiatura: soffice
pressa soffice: seprazione mosto fiore / torchiature
decantazione: statica aT° controllata
rimontaggi: manuali alternati a follature delle vinacce e delestage
fermentazione: a T° controllata
lieviti selezionati: si
Malolattica: no
Batonnage: giornaliero prolungato su frecce fini
Affinamento: in serbatoi di acciaio a t° controllata
Imbottigliamento: riempitrice isobarica
Stoccaggio in bottiglie: 2 mesi in ambiente a T° controllata
Valori analitici medi
Alcol svolto: 13,00 -15,00 acl % vol
Analisi organolettica
Colore: paglierino medio brillante tendente al dorato in invecchiamento
Olfatto: sentori floreali fruttati in giallo uniti a sfumature minerali note speziate in invecchiamento
Gusto: vino di notevole struttura dalle spiccate caratteristiche morbide buona sensazione di morbidezza, alcolicitĂ e buon finale
